"D'I FIORI E DE LE FOGLIE NOVE" n. 11
a cura di
Gian Domenico Mazzocato
"D'I FIORI E DE LE FOGLIE NOVE" n.11 a cura di Gian Domenico Mazzocato
D’I FIORI E DE LE FOGLIE NOVE
N. 11
Dante e la Disney
La Disney ha dedicato ben due storie all’Inferno di Dante e una a Dante stesso.
L’inferno di Topolino (Arnoldo Mondadori Editore, Topolino, numeri dal 7 al 12, da ottobre 1949 a marzo 1950); Messer Papero e il Ghibellin Fuggiasco (testi di Guido Martina e Giovan Battista Carpi che è anche autore dei disegni, Topolino 1425, 20 marzo 1983, primo capitolo della Saga di Messer Papero e di Ser Paperone); L’inferno di Paperino (testo e disegni di Giulio Chierchini, aiutosceneggiatore Massimo Marconi, Topolino numero 1654, 9 agosto 1987). Per gli amatori le tre storie sono state pubblicate in volume unico da Giunti (L’inferno di Topolino e altre storie ispirate a Dante Alighieri, 2016, non difficile da reperire).
L'inferno di Topolino (1949-1950) fu realizzato dallo sceneggiatore Guido Martina e disegnata da Angelo Bioletto. Martina affrontò un’impresa memorabile perché, oltre ai dialoghi, scrisse anche le didascalie.
Che sono terzine dantesche a formare un vero e proprio poema parallelo. Caso unico per i tempi: il nome di Martina è citato sotto il titolo nella prima vignetta.
Topolino / Dante e Pippo / Virgilio recitano in teatro un lavoro tratto dalla Divina Commedia. Gambadilegno, geloso del successo, fa ipnotizzare i due che credono di essere davvero i loro personaggi. Scoppia un litigio con Minni (improbabile Beatrice) e Topolino si rifugia con Pippo in una biblioteca per conoscere qualcosa di più di quel Dante che procura loro tanti martìri. Pippo si addormenta davanti ad una illustrazione (Dorè?) della selva oscura. Da cui esce un ramo che afferra per la collottola Topolino…
Ed è capolavoro, pieno di geniali invenzioni. Con comicissimi sconfinamenti nell’attualità. Pippo / Virgilio arriva in bicicletta e le tre fiere della selva sono sostituite da un arcigno leone vestito da vigile urbano.
Qualche esempio. Nel limbo gli studenti si vendicano di chi rende tristi gli anni della scuola, Orazio, Platone, Cicerone.