7-05-2024 Conferenza “Qualche cosa che approssima ma non tocca”Sulla lingua e lo stile di Montale”a cura di Leonardo Bellomo

Il maggior poeta del Novecento italiano, Eugenio Montale, è stato anche un prolifico e notevolissimo prosatore. La relazione si concentrerà, in particolare, sulla sua ricca e poco studiata produzione epistolare. Le migliaia di lettere montaliane (solo parte delle quali è stata pubblicata) consentono di ricostruire la traiettoria biografica e intellettuale del poeta, aiutandoci a comprendere in quale modo realtà, immaginazione, suggestioni culturali si intreccino all’interno della sua opera in versi. Al contempo però questi documenti rivestono di per sé uno straordinario interesse, specie sul piano linguistico: offrono un magnifico esempio novecentesco di italiano colloquiale d’élite e insieme lasciano una testimonianza dello specifico idioletto di Montale, una traccia sulla pagina scritta del tono della sua conversazione. L’esame di questo linguaggio privato e individuale rappresenta una chiave d’accesso privilegiata al paesaggio psichico dell’autore, permettendoci di coglierne la peculiare conformazione (in particolare la tendenza a nascondersi pudicamente, grazie a forme di comunicazione obliqua) e la natura dei rapporti intrattenuti con i diversi corrispondenti.