La Commedia in pillole
Pillola n.1
a cura di Giorgio De Conti
26.12.20
La Commedia in pillole - Pillola n. 1 a cura di Giorgio De Conti
Quando: 26-Dicembre 2020
Dove: Treviso
Paradiso, canti I vv. 1-3
La gloria di colui che tutto move
per l’universo penetra, e risplende
in una parte più e meno altrove.
La terzina iniziale del I canto del Paradiso è una delle più dense dell'intera Commedia in quanto fonde la lode biblica (Salmi 18, 12: "i cieli celebrano la gloria divina") con la definizione aristotelica di Dio come motore immobile e con la dottrina cristiana dell'armonia dell'universo: tutti gli esseri, quale più quale meno, recano il sigillo luminoso del creatore Dio, nell'esistenza dei quali Egli si rende visibile, penetra, e risplende. Il verbo move sintetizza efficacemente l'onnipotenza creatrice di Dio e, primo verbo del Paradiso, sarà anche l'ultimo come supremo atto d'amore per il tutto, "l'amor che move il sole e l'altre stelle". Il movimento impresso dalla divinità inizia dalla creazione, quando Dio allontana e separa da sè il mondo terreno; esso vive poi di vita autonoma, ma non perde mai la "forma" che gli è stata impressa e tende incessantemente a riunirsi con il suo Creatore. Con questo movimento ha inizio il tempo umano: dopo la fine del mondo la storia non esisterà più e in tutto l'universo regnerà l'eterno presente di Dio. In questo consiste la gloria del creatore: essere eternamente il principio causale, formale e finale dell'universo.